Astana, Alexander Vinokourov contrattacca: “Su Fuglsang e Lutsenko solo voci assurde e senza senso”
Alexander Vinokourov difende i suoi corridori. Il kazako, ex corridore e ora patron dell’Astana, ha preso male le voci che negli ultimi giorni hanno investito Jakob Fuglsang e Alexei Lutsenko, che sarebbero stati citati un rapporto dell’agenzia antidoping CADF. Il danese e il kazako avrebbero, secondo quanto sarebbe indicato nel documento, avuto contatti con Michele Ferrari, medico che fa parte della “lista nera” dell’UCI. Ferrari ha già smentito tutto, Fuglsang ha respinto ogni possibile coinvolgimento e ora tocca all’oro olimpico di Londra 2012 esprimere il suo punto di vista sulla vicenda. E Vinokourov non ci va certo morbido.
“Sono davvero voci assurde – le parole che il kazako ha rilasciato in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe – Tutto questo non ha senso. Non siamo mai stati contattati dalla CADF e sicuramente vogliamo collaborare con loro nella speranza di far venire fuori la verità”. Lo stesso Vinokourov, peraltro, in passato avrebbe frequentato proprio Ferrari, bandito dal mondo del ciclismo a causa di provate pratiche di doping. E secondo la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) ci sarebbero informazioni che segnalerebbero che il medico italiano sia coinvolto nelle attività della squadra kazaka.
“Dicono che Ferrari avrebbe incontrato la squadra alla Volta a Catalunya 2019 – ancora Vinokourov – Ma Fuglsang e Lutsenko a quella corsa non hanno neanche partecipato. Ma poi, potete credere che Michele Ferrari possa farsi vedere a una corsa come quella senza essere notato? Sarebbe riconosciuto da chiunque. Dormiamo tutti negli stessi alberghi. E inoltre, perché mai dovrebbe presentarsi a una corsa se i corridori citati non sono nemmeno alla partenza?”.
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